dove si inabissano le tenebre…”
DONNA di RAVENSBRÜCK
della Scuola Secondaria di I grado “Giuseppe Piermarini”
GLORIA C., GIOELE C. e degli studenti delle CLASSI TERZE.
Elaborato grafico di LORENZO MANCINELLI
(classe II B Scuola Secondaria di 1° grado
“Giuseppe Piermarini”)
ispirato al racconto di
Lorenza Farina Il volo di Sara
Proponiamo anche l’ascolto di Adagio for Strings di Samuel Barber
Questo brano ha aperto anche il Concerto “I violini della Speranza” (Roma, Auditorium Parco della Musica, gennaio 2016), in cui hanno suonato dodici violini e un violoncello sopravvissuti alla Shoah, ciascuno con la propria storia dolorosa e drammatica, ritrovati e restaurati dal liutaio israeliano Amon Weinstein.
Contributo inserito nella “SEDIA D’ARTISTA”
dedicata ad ANNA FRANK, realizzata per la
GIORNATA DELLA MEMORIA del 27 gennaio 2017
a cura di Susanna Verdolini e Angelica Romagnoli
(Classe Terza A – Scuola Secondaria di 1° grado “Giuseppe Piermarini”)
Non penso a tutti i sofferenti, ma al bello che ancora rimane. In questo sono molto diversa da mamma, che a chi è di cattivo umore consiglia: “Pensa alle miserie che ci sono al mondo, e sii felice che tu non ne soffri!”. Io invece consiglio: “Va’ fuori, al sole, nei campi, a contatto con la natura, va’ fuori e cerca di trovare la felicità in te e in Dio. Pensa al bello che c’è ancora in te e attorno a te e sii felice!”. Secondo me l’idea di mamma non è giusta; che devi fare, infatti, quando soffri anche tu delle sventure altrui? Allora sei perduto. Invece io penso che rimane sempre qualche cosa di bello, la natura, lo splendore del sole, la libertà, noi stessi; è un possesso che non si perde. Contempla queste cose e ritroverai te stesso e Dio e riacquisterai il tuo equilibrio. Chi è felice farà felici anche gli altri, chi ha coraggio e fiducia non sarà mai sopraffatto dalla sventura!
“Non penso a tutti i sofferenti, ma al bello che ancora rimane”
(Anna Frank, Diario, Martedì 7 marzo 1944)